QUANDO DIRE SEMPRE “SI” DIVENTA UNA TRAPPOLA
IMPARA A DIRE “NO” SERENAMENTE
A cura della
Dott.ssa Maria Cristina Zezza
E’ molto importante saper dire “no” al momento giusto. Non riuscire a dire no a qualcosa quando invece vorreste farlo significa dare maggiore importanza ai bisogni delle altre persone invece che ai vostri.
Sicuramente preferiresti che ti venisse risposto “no” se qualcuno non avesse piacere a fare qualcosa , invece che un “sì” detto quasi per obbligo; preferireste che gli altri fossero onesti nei vostri confronti.
Dire “no”, quando è quello che veramente si desidera, diventa una forma di rispetto e di onestà verso se stessi e verso gli altri
La persona definita assertiva, che conosce e rispetta i propri bisogni e quelli degli altri, non è ne accondiscendente né oppositiva, ma onesta e sincera nell’ affermare ciò che è disposta a fare o non fare, avendo ben chiare le sue priorità, le sue esigenze e la sua disponibilità. Imparare a dire “no” induce al rispetto di sé e attira anche la stima di coloro da cui volete essere rispettati.
Dire di “no” rappresenta un problema per la maggior parte degli individui poiché la parola è emotivamente legata al rifiuto personale. Sono anche molti i condizionamenti durante la crescita che portano ad associare la parola “no” con un comportamento considerato egoistico, cattivo, presuntuoso, duro.
“Potrebbe sembrare facile dire di no, ma non è forse vero che ci hanno instillato, sin dalla tenera età, l’idea che è quasi impossibile pronunciare quella parolina con tono gentile? è scortese rifiutarsi, non è educato, anzi è offensivo” ( Sweet, 2004)
Cos’è che ci blocca quando dobbiano negare qualcosa a qualcuno e non lo facciamo?
Ecco alcune ragioni:
– Se dico no, l’altro potrebbe sentirsi rifiutato e ferito. Ciò è possibile, ma rifiutare una particolare richiesta non significa respingere una persona nel suo insieme;
– Se dico no questa volta, gli altri non mi accetteranno più. Se fosse così, volete avere amici, che non rispettano il vostro diritto di dire no?
– Gli altri mi han detto sì ( perciò rifiutando mi sentire colpevole) Anche in questo caso vengono confuse due situazioni distinte tra loro.
– Mi dispiace per chi mi ha posto una richiesta, perciò non posso dire no. Se per qualunque motivo volete dire no e fate il contrario, vi mettete sotto pressione fino a sentirvi arrabbiati con voi stessi e risentiti nei confronti dell’altro.
Sweet 2004, individua 4 motivi psicologici, definiti vere e proprie trappole, che spingono a dire di sì anzichè no:
– voler essere gentili
– voler essere amati/ rispettati/ accettati
– la paura di perdere amici/ amanti/ lavoro/ familiari/ posizione sociale/successo/ potere/ denaro
– la sensazione di non avere il diritto a dire no
“Spesso non sappiamo dire di no perché temiamo di perdere l’affetto dell’altro; ciò è comprensibile, ma non dobbiamo dimenticare che è sempre nostro dovere continuare a credere in noi stessi anche quando gli altri non ci approvano o ci rifiutano e che un no, detto al momento opportuno può aiutarci ad uscire dalla trappola di chi crede di potersi accettare solo in una condizione di sudditanza e compiacenza” (Nanetti 2002).
Molte persone non riescono a dire di no a causa di una eccessiva compiacenza verso gli altri. Fanno delle cose per gli altri senza porsi dei limiti, mettono gli altri al primo posto e non si curano delle proprie necessità.
Perché non riescono ad affermarsi? Forse perchè non gli è stato mai insegnato a limitare e proteggere il loro territorio. Sono stati molto probabilmente bambini eccessivamente ubbidienti, remissivi e modesti che non creavano mai problemi, ritenendo così di evitare di essere rifiutati.
In alcuni momenti essere compiacenti, anche a costo di far tacere le proprie esigenze può essere utile per il buon proseguimento di una relazione ( lavoro, familiare, di amicizia) o se ci si accorge che l’altro ha veramente bisogno di un aiuto e si sente di voler glielo offrire. Il problema nasce quando ci si considera e ci si comporta come se si fosse uno zerbino da calpestare ogni volta che qualcun altro lo desidera. Se si vuole essere disponibili e gentili con tutti, a prescindere da come ti trattano, significa che non si hanno limiti. In tal modo non vengono definiti correttamente i confini della propria personalità e ci si espone ad abusi e sfruttamento, anche da parte di persone a cui vogliamo bene. E’ invece fondamentale stabilire il proprio confine fisico e psicologico per mantenere un buon equilibrio mentale.
Se ancora oggi fai di tutto per rispondere alle aspettative degli altri inizia ad affermarti. Questo atteggiamento ti rende sottomesso e iper adattato. Non difendendo i tuoi spazi rischi di essere travolto dalle aspettative e dalle richieste degli altri. Questo ostacola la tua affermazione e la tua iniziativa.
Inizia a dire di “no” a partire dalle piccole cose della vita quotidiana, con il passare del tempo potrai farlo anche per quelle più importanti e le persone impareranno che non sarà più possibile chiederti tutto.
SVANTAGGI DEL DIRE SEMPRE SI:
- Non si è veramente se stessi
- Agli altri non sempre piacciono le persone troppo compiacenti
- Essere sempre gentili può farci apparire falsi agli occhi degli altri
- Ne risente negativamente la salute ( esaurimento nervoso e fisico, stress, crisi di pianto o rabbia, ECC…)
- Ci si sente insoddisfatti nelle proprie relazioni
- Non si hanno energie per portare avanti progetti personali importanti
- Si rinuncia alla propria vita personale
- Non sì viene stimati dagli altri
- Ci si carica di troppe responsabilità o non si stimola gli altri ad assumere le proprie
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